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SCRITTURA CREATIVA: Lettera ad Ulisse  

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- Racconti - Redazione - 24/03/2010 - 16:31


Attraverso le pagine della Divina Commedia, Dante cerca di indicare a ogni uomo la via per raggiungere Dio e dunque la salvezza. I personaggi che incontra incarnano i valori universali con cui l’uomo si deve confrontare quotidianamente. Così, nell’ultima avventura di Ulisse, si avverte il desiderio , mai sazio, di conoscenza dell’uomo che non si accontenta del proprio ambito ristretto e limitato, ma cerca di andare oltre, spostando sempre più i confini del proprio sapere. Dante punisce l ’eroe greco collocandolo nel suo Inferno perché, nell’intraprendere il suo “folle volo, ha trascurato i suoi doveri verso la patria e gli affetti familiari. Inoltre, nel suo impulso a oltrepassare i limiti imposti alla natura umana, si avverte anche il rifiuto ad accettare la superiorità del potere divino.
Abbiamo chiesto ai nostri alunni di scrivere un lettera ad Ulisse per esprimere la propria opinione su temi e valori, come la famiglia e il desiderio di conoscere, che non hanno età.
Ecco che cosa ne pensano Elisa e Matteo.


ulisse nell'inferno dantesco Fontaneto, 28 Dicembre 2009

Mio caro Ulisse,

ti scrivo questa lettera perché ho appena letto il XXVI Canto dell’Inferno nella Divina Commedia e ho avuto modo di capire cosa Dante pensa di te.
Vorrei prima di tutto dirti che per me rimani un grande eroe, coraggioso, che ha compiuto imprese importanti che ancora oggi noi studiamo sui libri di scuola. Però, devi ammettere, qualche volta non hai avuto troppi scrupoli, per raggiungere il tuo scopo. Lo stratagemma del cavallo di [*****] è stata una mossa di grande astuzia, da grande guerriero e ti ha permesso di conquistare [*****]. E’ vero che in guerra non ci si fanno troppi scrupoli e spesso si ricorre ad ogni mezzo, ma è anche vero che, quella volta, hai ingannato tutti esageratamente e hai approfittato della loro scarsa attenzione e ingenuità.
Non sei stato molto corretto neanche quando, fuggito dall’isola di Circe, hai deciso di soddisfare la tua curiosità di esplorare il mondo, senza preoccuparti di vedere ciò che avevi lasciato da tanto tempo.
Questo non è sicuramente stato il comportamento di un buon padre, hai preferito viaggiare con i tuoi compagni, dimenticando chi forse era preoccupato per te. Questo tuo comportamento egoistico e questo inseguire i tuoi sogni, non è neanche durato poco: infatti hai navigato senza ripensarci per cinque mesi, hai voluto spingerti dove nessun uomo si era spinto. Dante dice che sei stato così abile che hai convinto i tuoi compagni che avrebbero dovuto seguirti perché il loro destino non era rimanere ignoranti, ma allargare sempre più le loro conoscenze. Sei stato talmente bravo che niente a quel punto li avrebbe fermati.
Dante ci parla di te come di un uomo che non può essere fermato, ma ci spiega che anche tu hai trovato qualcuno che ti ha impedito di approdare sull’isola del Purgatorio e ha fatto inabissare la tua nave, facendoti morire. Questo qualcuno è Dio, che ha interrotto il tuo viaggio e Dante, per le tue colpe, ti ha fatto precipitare nell’ottavo cerchio dell’Inferno, con chi ha ingannato e frodato.
Ora concludo questa mia lettera perché non vorrei sembrarti troppo duro. Se fosse possibile, mi piacerebbe ricevere una tua risposta per sentire la tua opinione.
Ti mando un caloroso saluto,


Matteo

P.S. Avessi bisogno di qualche astuzia, puoi darmi qualche dritta?



ulisse nell'inferno dantesco Fontaneto, 23 dicembre 2009

Caro Ulisse,
ti scrivo per dirti che ammiro molto il tuo coraggio e che sono d’accordo con te sul fatto che l’uomo è diverso dagli animali.
Questi trascorrono infatti la loro vita a cercare il cibo e un riparo per dormire. L’uomo invece deve nutrire anche il cervello attraverso nuove scoperte e conoscenze.
Molti poeti, come Dante, hanno ammirato la tua sete di sapere che ti ha portato a sfidare l’Oceano ignoto e a varcare le Colonne d’Ercole che segnavano il confine del regno conosciuto!
Certamente tu sapevi che questo viaggio era molto rischioso, che era un “ folle volo”, ma hai deciso comunque di intraprenderlo a rischio della tua vita.
Anche a me piace molto viaggiare e conoscere nuove culture . Per questo posso capire i motivi che ti hanno spinto a navigare verso nuove terre dimenticando i tuoi doveri e gli affetti familiari.
Forse però dovevi fermarti quando ti sei reso conto che andavi oltre il volere di Dio.
E’ per questo che hai perso la vita: perché il tuo amore per la conoscenza era senza freni.
Sei stato tramandato alla storia come un eroe, soprattutto per le imprese legate alla tua astuzia: tutti conoscono l’inganno del cavallo di [*****]! Dante ti ha punito per questi inganni mettendoti nel suo “inferno”.
Io credo invece che, se tu vivessi nella nostra epoca, la tua astuzia ti sarebbe servita per sopravvivere in un mondo di furbi!
Un caro saluto da una viaggiatrice “nella mente” come te!

ELISA







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