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COSA C’E’ SOTTO IL BANCO? - parte uno  

pagine di diario scritte da tre punti di vista diversi
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- Racconti - Redazione - 24/11/2009 - 23:13


Durante l’attività di scrittura creativa abbiamo provato ad immaginare quali realtà si nascondano sotto i nostri banchi di scuola. Sono nate queste pagine di diario scritte da tre punti di vista diversi: quelli di un alunno, di un insegnante e di un collaboratore scolastico.


banchi di scuola30 ottobre 2009

Caro diario,
oggi è stato un giorno davvero importante per me perché ho affrontato la mia prima verifica di produzione scritta per il nuovo anno scolastico ! Ho dovuto metterci tutta la mia inventiva e la mia abilità, dato che non è una prova da preparare a casa con lo studio.
Speriamo davvero che sia andata bene, altrimenti il 9 di italiano in pagella me lo scordo!
Ora però cambiamo capitolo : questa mattina, dopo essere entrata nella mia classe, la 2B, mi sono seduta come al solito dietro al mio banco e, non so bene per quale motivo, istintivamente, ho controllato quello che c’era sotto il banco. Avevo uno strano presentimento! Non ci potevo credere, era più pasticciato di scritte della copertina del mio raccoglitore. Poiché non avevo mai fatto una cosa simile, sono rimasta davvero impressionata! Spero soltanto che qualcuno un giorno se ne accorga e ripulisca tutto perché non vorrei essere incolpata della T-E-R-R-I-B-I-L-E condizione del banco
Per oggi è tutto. Ci aggiorniamo un’altra volta se avrò qualcosa di interessante da raccontarti.
P.S. Domani è Halloween e sono stata invitata ad una festa; perciò non potrò scriverti come faccio di solito. Auguri di buon TERRORE!

ELISA - alunna






30 ottobre 2009

Caro diario,
c’è un po’ troppa agitazione in questa classe. Non vorrei che i miei alunni si stiano passando tutte le soluzioni dei problemi di geometria tramite minuscoli bigliettini!
Ho notato che sotto i banchi c’è un traffico illecito e illegale di soluzioni. Adesso quasi quasi mi alzo dalla cattedra e colgo tutti di sorpresa; un bel DUE sul libretto personale non glielo toglie nessuno! E’ giusto che imparino a lavorare onestamente e a studiare senza utilizzare questi meschini sotterfugi. Per riuscire bene non devono fare altro che STUDIARE, ESERCITARSI, APPLICARSI.
A pensarci bene però forse non mi conviene intraprendere questa azione punitiva perché, per alzare la loro media, dovrei interrogarli almeno sei volte ciascuno: E i genitori? Chi li sente i genitori sempre pronti a difendere i loro figlioletti?
Per questa volta forse farei meglio a chiudere un occhio. Non sarà la fine del mondo se qualcuno copia una soluzione! Magari, se la verifica va bene, saranno incentivati a lavorare meglio la prossima volta! ( La speranza è l’ultima a morire).
A domani caro amico fedele .
Lucilla Trapezia - Prof.ssa di matematica






30 0ttobre 2009, ore 18:00.

Adesso capisco perché in Italia ogni influenza si trasforma in una pandemia! I ragazzi di oggi non sanno davvero che cosa sia l’igiene e la pulizia!
Sotto i banchi di questi alunni c’è un vero e proprio deposito di spazzatura: cartacce, caramelle masticate, trucioli di matite temperate, avanzi di merendine.
Non parliamo poi delle scritte sui banchi difficilissime da cancellare! Sono stanco morto, questa classe sembra una campo di battaglia non un’aula scolastica! Ma domani mi sentono e se non imparano ad essere più rispettosi del mio lavoro andrò dal Dirigente scolastico per lamentarmi della situazione.
A pensarci bene però sono tutti dei bravi ragazzi e mi dispiacerebbe metterli nei guai.
Vorrà dire che mi armerò di pazienza e, come al solito, pulirò tutto per bene.
Arrivederci al prossimo disastro!
Nico Sgrassatutto - Il bidello











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