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UN CONCERTO PER LA VITA  

racconto di Stefano Colombi
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- Racconti - Redazione - 01/02/2011 - 22:08


rock starLa mia storia comincia molto lontano da qui, in Derlia un paese che non si trova sulle carte geografiche, è un paese popolato da esseri come il gionfo sempre accompagnato dal suo trombone, la storia che ha le sembianze di un violoncello e tantissimi altri- mi sembra inutile dire che ognuno rappresenta un diverso strumento musicale- ma io ero diverso da tutti, io non rappresentavo proprio niente e ciò che è peggio io non sapevo suonare assolutamente niente, nemmeno il più semplice strumento da usare, niente, però sapevo cantare ma purtroppo a Derlia nessuno sa farlo quindi non esistono le parole di nessuna canzone, fu per questo che me ne andai in cerca di fortuna.
Erano passati giorni da quando ero partito e non trovavo uno straccio di villaggio, stavo perdendo le speranze quando vidi in lontananza delle case, mi misi a correre freneticamente e una volta arrivato entrai nella prima locanda chiedendo da bere; mentre mi dissetavo notai un palco sul quale si stavano esibendo dei ragazzi come me (cioè che non rappresentavano nessuno strumento musicale) che però sapevano suonare benissimo e suonavano degli strumenti che non avevo mai visto prima, ma il loro cantante era davvero penoso di fatti vennero buttati fuori a calci dalla locanda, vedendo la scena uscii incuriosito dai loro strumenti quando mi videro dissero:
- Che vuoi, sei qui per deriderci anche tu?
Io risposi: - No, in realtà sono molto incuriosito dai vostri strumenti,non li avevo mai visti prima.
– Cosa? Vuoi dire che non hai mai visto una chitarra elettrica, un basso ed una batteria?
- Esatto e neanche un cantante con così poco talento.
– Ehm lui è stato l’unico cantante a voler venire con noi.
– Se volete vengo io con voi?
- Tu sai cantare?
- Sì.
Dissi con fierezza e gliene diedi una dimostrazione:
- Però te la cavi bene. D’accordo sei preso.
Non riuscivo a contenere la gioia e l’eccitazione, quando uno di loro mi chiese: - Di un po’, come ti chiami?
- Io sono Steve e voi?
- Io sono Clark alla batteria, lui è Paul al basso e lui è Jim alla chitarra e insieme siamo i Blue Jeans.
– Bel nome!
Una volta chiarito questo tornammo alla locanda e chiedemmo al locandiere un’altra possibilità per esibirci, lui ce l’accordò; salimmo sul palco e partimmo subito, io non sapevo niente della loro musica, ma era come se fosse dentro di me da sempre. Suonammo per ore e alla fine il locandiere ci offrì addirittura una stanza per la notte dove ci riposammo dalla fatica del concerto.
L’indomani mattina ci svegliammo sul tardi e partimmo in cerca di nuovi villaggi dove esibirci. Ci esibimmo in tutta la regione un giorno dopo l’altro, non mi sembrava vero ormai eravamo conosciutissimi in ogni dove sempre con la magia di quella musica da tutti definita dura come una roccia, da cui il nome: rock. Stavamo per fare il nostro più grande concerto, era tutto pronto quando una nube oscura si addensò su di noi ed un palco uguale al nostro sbucò dal nulla di fronte a noi e su di esso si trovava l’ex cantante dei Blue Jeans con la sua nuova band i Flame, volevano vendetta su di noi e ci sfidarono ad una gara che si svolgeva in quattro turni: uno di chitarra, uno di batteria, uno di basso e uno tutti insieme. Iniziammo: attaccarono loro, dopodiché Jim mise tutta la sua esperienza nel suo assolo di chitarra ma non fu sufficiente, la stessa cosa accadde con Clark e con Paul; ormai avevamo perso ma gli altri dissero: - Facciamo così se riuscirete a batterci nella battaglia fra band allora avrete vinto, cosa ne dite?
I miei compagni erano ridotti malaccio, stremati per la precedente esibizione, ma decisero comunque di accettare e si posizionarono. Iniziammo noi e filò tutto liscio ma quando toccò a loro un fulmine viola li colpì in pieno rendendoli i più bravi musicisti del pianeta, così bravi che le loro onde musicali distrussero tutto il paese circostante, avevamo perso quando una luce aprì le nuvole era un aiuto dal cielo per noi: dei nuovi strumenti che emanavano energia positiva, suonammo con quelli e di colpo fummo mille volte più bravi di loro e il nostro rock positivo li scacciò per sempre e ricostruì il paese. Dopo allora non so cosa sia successo ai Flame so solo che noi continueremo a fare rock e a fronteggiare i nostri nemici fino alla fine dei tempi.

Stefano Colombi
classe 3A










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