LOCALITA’: Cureggio (NO) VICINANZA TORRENTE AGOGNA - AMBIENTE BOSCO
Una gita nel bosco di Elsa Zerlia 6 OTTOBRE 2007 Quella mattina partimmo con il mio cane per un’avventura nel bosco. Era ancora presto e i pochi raggi del sole che riuscivano a infiltrarsi tra le chiome delle piante ci illuminavano. Camminavamo e si sentiva solo il rumore dei nostri passi e le fronde che si agitavano lievemente. Le foglie erano bagnate e la rugiada posizionata su di esse le faceva sporgere in avanti. Poco dopo incontrammo un immenso prato coperto dalla brina mattutina che risplendeva per via del sole. Proseguimmo, e durante il nostro cammino incontrammo una radura. Nei pressi del fiume c’era una piccola cascata, mi fermai a guardare quel posto incantato per una decina di minuti. L’incanto finì lì a poco, quando più avanti ci imbattemmo in un posto sporco:i sassi e le piante che erano per terra erano coperte da un sacco di immondizia. Presa dallo sconforto decisi di scattare delle fotografie per documentare quello squallore. L’aria fino a quel momento mi appariva fresca , ora non più, al contrario era divenuta puzzolente, maleodorante. Il peggio però avvenne dopo… Attraversato il torrente con gli stivali arrivammo in un posto ancora più orrendo: l’acqua limpida era sparita e ormai rimanevano solo delle bottiglie a coprire il letto del fiume. Che disastro! Occorreva fare qualcosa!!!!!!!! Mi venne un’idea: â€ÂPerché non documentare il tutto e scrivere al giornalino LA TALPA. Detto, fatto! Ecco la lettera di denuncia:Caro direttore della Talpa, ci deve dare una mano! L’immondizia sta “popolando†i boschi e nello stesso tempo inquina l’ambiente. Dalla sottoscritta e dai miei compagni di classe sono state ritrovate bottiglie, sacchi di plastica, lattine vuote e molte altre sporcizie nei nostri paesi di Cureggio, di Fontaneto, di Cavaglio, di Cressa. Il vero problema è che il fenomeno si sta propagando in tutti i nostri boschi. Che cosa possiamo fare per aiutare i luoghi sporchi a tornare puliti? Ci dia un aiuto. Una sua fedele lettrice.
Foto di Elsa Zerlia Andar per castagne… TESTIMONIANZA DI NICOLE
Un giorno io e miei genitori, con cestini e sacchetti, siamo andati in collina per raccogliere le castagne. Inoltratici nel bosco vedemmo tantissime foglie secche di ogni colore, un milione di ricci pieni di castagne… Un vero spettacolo! La nostra passeggiata proseguiva serenamente e intanto continuavamo a raccogliere castagne. Ad un certo punto il paesaggio di fronte a noi mutò radicalmente: niente foglie, niente castagne, soltanto cespugli con appesi sacchetti di plastica, materassi usati, televisori rotti, bottiglie, scarpe vecchie… Io e i miei genitori abbiamo provato un grande disgusto, ma soprattutto rabbia …rabbia contro quelle persone ignoranti e molto stupide che per non far fatica e mettere gli oggetti negli appositi contenitori o portarli in discarica li buttano in giro. Io penso che sia una “cosa†vergognosa! Volevo tanto denunciare il fatto e far ripulire il bosco dai responsabili, ma loro chi sono? Ho deciso, quindi, di scrivere una lettera al giornalino La Talpa.Caro direttore, sono una sua assidua lettrice del suo giornale, che mi piace molto perché affronta spesso argomenti di attualitàe di ambiente. Qualche giorno fa, andando in collina, da principio ho trovato un bellissimo bosco, poi…UNA VERGOGNA!… C’erano materassi, scarpe, televisori rotti, immondizia sparsa ovunque… I boschi dovrebbero essere puliti e belli, per noi e per gli animali che ci vivono. Come si può risolvere questo problema? Come si può far capire all’uomo che bisogna rispettare la natura? Spero che qualcuno, leggendo la mia lettera, possa riflettere e pensare a come potrebbe essere bello un Mondo senza immondizia sparsa ovunque.
Nicole Dianin