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SONDAGGIO: Giudizi, addio!: Commenti dei lettori


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I Commenti pervenuti




Credo che i bambini abbiano bisogno di frasi che facciano capire loro i risultati raggiunti e che non siano in grado di recepire completamente questo attraverso un numero
(un insegnante)


Per la primaria i giudizi sono indubbiamente più incisivi. L'alunno, ancora poco avvezzo ad associare il numero alla qualità di operare, fa del giudizio un momento di gratificazione e/o di stimolo ad incentivare la sua attenzione alle indicazioni dell'insegnante.
(un insegnante)


Provano a darci l'impressione di cambiare la scuola, di inventare chissà cosa, di usare diciture altisonanti, ma è solo fumo negli occhi. In realtà non si fa altro che tornare indietro. Che tristezza!
(un insegnante)


Anche con i voti è comunque necessario, a fine anno, riportare una valutazione di ogni allievo
(un insegnante)


In genere quando si cambia qualcosa c'è la cosiddetta resistenza al cambiamento che prorompe, io preverivo i giudizi con cui si poteva personalizzare ed esporre valutazioni che con il voto è impossibile.
(un insegnante)


I voti numerici permettono di evidenziare meglio le differenze tra un alunno ed un altro. Le "non sufficienze" di prima diventano 3, 4 o 5!
(un insegnante)


preferivo i giudizi perchè si aveva la possibilità di dare indicazioni più chiare che non si possono racchiudere e sintetizzare in un numero
(un insegnante)


SONO UN INSEGNANTE E NON MI PIACE AFFATTO L'IDEA DI TRASFORMARE I MIEI ALUNNI IN NUMERI. ANNI DI BATTAGLIE PER SPENDERE "DUE" PAROLE SUI NOSTRI RAGAZZI, PER CERCARE DI PARLARE DI LORO E A LORO, VAPORIZZATI IN UN ATTIMO. BEL COLPO!!
(un insegnante)


Secondo me i voti che danno adesso sono peggio di quelli di prima perchè adesso sentirmi dire ad esempio hai preso 4 non mi piace proprio e invece prima il minor voto era cinque e però la cosa bella è che adesso i voti sono più precisi.e adesso con il consiglio della Gelmini è cambiato nel senso che se uno ha più di una insufficienza rischia di essere bocciato. ma questa cosa che vi dirò secondo me è giusta perchè se uno ha un 5,4.3,2 di comportamento viene bocciato.
(uno studente)


i voti sono sicuramente più immediati
(un insegnante)


Voti o giudizi...non è questo il problema.

Sarebbe invece utile indirizzare i docenti a ripensare alla pratica della valutazione e a vederla come risorsa per motivare, accompagnare, sostenere l'avventura della conoscenza e il gusto dell'apprendimento significativo, critico e sempre più autonomo.
(un insegnante)


trovo i voti più chiari rispetto a quei giudizi che spesso risultavano un po' vaghi
(un insegnante)


Perchè non seguire il modello francese, che prevede una scala fino a 20 per evitare la preassi consolidata dei mezzi voti che non possono figurare nella scheda di valutazione?
(un insegnante)


Preferivo il giudizio perchè lasciava più spazio per valutare anche altre competenze o abilità, era meno traumatico anche per gli studenti sopratutto per quelli delle fasce più deboli.
(un insegnante)


Penso che la valutazione tramite voti sia più funzionale per esprimere i vari livelli di conoscenze, competenze e abilità. In effetti corrispondono ai giudizi intermendi (quasi sufficiente, più che buono ecc...) "vietati" nella trascrizione delle valutazione sulle schede ufficiali.
(un insegnante)


penso che i voti sopratutto quelli in condotta responsabilizzino maggiormente l'allievo anzichè un giudizio che risulta sempre approssimativo
(un insegnante)


Sono chiari e non lasciano adito a dubbi
(un insegnante)


Non sono d'accordo che basta un voto inferiore al 6 per bocciare.
Troveremo il modo per non farlo, ci costringono.
ciao
(un insegnante)


preferivo il giudizio semplicemente facilitava la valutazione. Infatti, nel caso in cui due alunni hanno piccole differenze nell'apprendimento ora con i voti sono obbligata a porli sullo stesso piano
(un insegnante)


Ritengo che sia una valutazione più chiara e di facile lettura
(un insegnante)


I numeri sono una cosa precisa, mentre i giudizi sono spesso confusi.
(un insegnante)


il giudizio lascia più spazi nella valutazione... trovo il voto molto definitivo... troppo per i miei gusti!!!
(un genitore)


il voto è freddo, impedisce di esprimere una valutazione che tenga conto anche della crescita emotiva dell'alunno.
(un insegnante)


SECONDO ME LA VALUTAZIONE VA AL DI LA DEL VOTO, QUINDI VOTO NUMERICO O GIUDIZIO NON CAMBIA MOLTO.
(un insegnante)


Il voto limita a classificare il bambino entro limiti numerici (6,7,8...) dimenticando che parliamo di "persone" ....
(un insegnante)


La differenza fra voto e giudizio non cambia la sostanza...
Basta mettersi d'accordo sulla corrispondenza... Non è detto che un giudizio sia più chiaro di un voto...
(un insegnante)


PENSO CHE LE PERSONE DEBBANO ESSERE VALUTATE E NON MISURATE!!
(un insegnante)


A mio parere preferivo i giudizi, in quanto la modalità di valutazione non era circoscritta ad un numero ma si aveva la possibilità di di sviluppare un giudizio tenendo in considerazione vari aspetti comportamentali e didattici degli alunni.
(un insegnante)


io prendo dei bei voti comunque!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(uno studente)


Sono favorevole ai voti perchè sono più comprensibili dalle famiglie
(un insegnante)


I voti sono più chiari e facilmente interpretabili dalle famiglie
(un insegnante)


I voti hanno il vantaggio di essere chiari ed immediati quindi di consentire una facile autovalutazione da parte dell'alunno. In caso di votazioni negative tuttavia danno un pò la sensazione di non lasciare scampo, e talvolta generano frustrazione. Penso che qualsiasi voto vada accompagnato da un commento anche solo verbale da parte dell'insegnante per una valutazione più ragionata che coinvolga anche l'alunno.
(un insegnante)


per me i voti sono uguali ai giudizi
(uno studente)


i voti sono migliori dei giudizi
(uno studente)


per me i voti sono più di una media non sono daccordo che le prof come me discrimino gli alunni nooooooooo preferenze
(un insegnante)


FORSE PREFERISCO I VOTI DAL 4 AL 10, MA NON MI RIGUARDA MOLTO.... COMUNQUE PER ME è INDIFFERENTE!
(uno studente)


La scuola deve rimanere così com'è... Con i propri pregi e i propri difetti...
(uno studente)


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